Si è da poco conclusa l’Assemblea Interdiocesana di Velletri-Segni e Frascati, il cui tema centrale è stato ispirato dalle parole di Papa Leone XIV: “Non difendetevi dalle provocazioni dello Spirito”. Da questa frase ha preso avvio la riflessione comune, sviluppata nella tavola rotonda di venerdì 17 ottobre e poi, il giorno successivo, nei lavori dei circa ventiquattro tavoli sinodali interdiocesani, condotti nello stile della conversazione nello Spirito, tra dialogo e ascolto reciproco. L’incontro, che ha visto la partecipazione dei delegati delle due diocesi, dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, ha rappresentato un momento di particolare intensità spirituale e pastorale nel percorso del cammino sinodale della Chiesa locale. La novità di quest’anno è stata la collaborazione piena tra le due diocesi per l’intera durata dell’Assemblea.
L’assemblea, animata dallo stile della conversazione nello Spirito, ha rappresentato un passo significativo del cammino sinodale delle due diocesi, che per la prima volta hanno lavorato insieme lungo tutto il percorso. Dai vari interventi sono emersi altrettanti accenti da tenere presenti nella fase attuativa del Sinodo: l’importanza dell’ascolto reciproco, della comunione e della corresponsabilità nella vita ecclesiale.
Un ampio spazio è stato dedicato anche ai giovani, con testimonianze che hanno richiamato la necessità di un ascolto non giudicante, di relazioni autentiche e della presenza di guide spirituali mature. Ad ospitare l’evento è stata la Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri “Salvo D’Acquisto” di Velletri, dove i lavori sono iniziati con il saluto del Colonnello Carlo Lecca, Comandante della scuola, il quale ha sottolineato come la missione comune della Chiesa e dell’Arma sia quella di promuovere il bene comune nella società.
Il vescovo Stefano Russo, pastore delle diocesi di Velletri-Segni e Frascati, dopo la preghiera iniziale e quella in memoria dei Carabinieri caduti in servizio qualche giorno fa nella provincia di Verona, ha ricordato che la sinodalità esige scelte concrete e quotidiane di conversione. Ha invitato i fedeli ad affidarsi allo Spirito Santo e a non temere le novità del cammino sinodale, che non offre le cose di sempre, ma cerca vie nuove, attente ai poveri e alle famiglie. Il vescovo ha inoltre annunciato che, dal 24 al 26 ottobre, a Roma si terrà la terza assemblea sinodale nazionale, chiamata a votare il documento di sintesi. Vari interventi hanno animato la tavola rotonda del venerdì. A cominciare da don Dario Vitali, sacerdote della diocesi di Velletri-Segni ed ecclesiologo, consulente della Segreteria Generale del Sinodo. Don Dario ha sottolineato come, in una società non più cristiana, non sia possibile vivere la fede in modo individuale. Tutti sono chiamati a camminare insieme per essere Chiesa verso il Regno di Dio. Essere sinodali – ha spiegato – significa lasciarsi guidare dallo Spirito, imparando ad ascoltarci reciprocamente per discernere insieme la volontà di Dio.
A seguire Maria Graziano, incaricata della Commissione Regionale per il Laicato della Conferenza Episcopale Laziale, la quale ha posto l’accento sull’importanza dell’ascolto reciproco e della collaborazione come accoglienza e rispetto delle diverse vocazioni. Le differenze – ha aggiunto – non devono generare contrapposizione, ma condurre all’unità e all’armonia. Poi la riflessione è passata ai giovani.
Francesco Salerno della Commissione sinodale interdiocesana e dell’équipe di Pastorale Giovanile della diocesi di Frascati, ha evidenziato che i giovani chiedono soprattutto un ascolto autentico e non giudicante, centrato sulla persona e sulla relazione più che sull’attivismo. Giulia Maneri, biologa ed animatrice di un gruppo di giovani della diocesi di Roma, ha sottolineato la necessità di “stare” più che “fare”, di coltivare il senso di comunità e di fraternità all’interno delle parrocchie e di valorizzare la figura della guida spirituale (sacerdote, religioso, religiosa o laico che sia) come punto di riferimento maturo nel cammino umano e di fede.
La seconda giornata dell’Assemblea di sabato 18 ottobre si è conclusa con i tavoli sinodali, momento di comunione, condivisione e ascolto reciproco. La restituzione del lavoro confluirà in un documento interdiocesano, che verrà elaborato dalla Commissione Interdiocesana del Cammino Sinodale e diffuso in entrambe le diocesi come strumento per la possibile concretizzazione delle proposte di rinnovamento pastorale convergenti che sono emerse durante i lavori sinodali.
Costantino Coros

